Cosa provoca il gonfiore alle gambe?
La sensazione di pesantezza ed il gonfiore agli arti inferiori è un sintomo piuttosto comune. Generalmente è causato da un accumulo di liquidi che, soprattutto nella stagione calda, ristagnano nei tessuti provocandone il gonfiore. Nella zona del ristagno la pelle si tende, formando quello che si chiama edema. L’edema a sua volta è in grado di provocare infiammazione, acuta o cronica. Nella zona interessata, il gonfiore può essere accompagnato da pruriti, formicolii, dolori, crampi o intorpidimento. Il gonfiore alle gambe non costituisce quindi solo un problema estetico, ma può risultare doloroso ed affaticante, soprattutto durante il ciclo. Sensazione di pesantezza, difficoltà motorie, dolori articolari, sono tutte conseguenze del ristagno di liquidi, che possono rendere complicata la vita quotidiana.
Malattie correlate alle gambe gonfie
Il gonfiore, come già detto, è causato dal fenomeno della ritenzione. Le cause dell’accumulo anomalo di liquidi tipico dell’edema possono a loro volta essere molteplici. Tra le malattie o condizioni più frequentemente correlate alle gambe gonfie troviamo:
- Artrite e artrosi
- Problemi cardiaci o circolatori
- Insufficienza renale
- Trombosi
- Vene varicose
- Linfedemi
- Cellulite o obesità
- Cirrosi epatica
Non è raro che più patologie concorrano insieme all’aggravamento del gonfiore alle gambe. Altri fattori che peggiorano la situazione sono: una vita sedentaria, una alimentazione errata o una idratazione quotidiana non sufficiente.
Gambe gonfie: quando è bene preoccuparsi
Data la vastità e la differente gravità delle patologie potenzialmente correlate al gonfiore, è bene non sottovalutarne la presenza. Quando il fenomeno non è transitorio ma permane a lungo nonostante gli accorgimenti presi, è meglio consultare il proprio medico di fiducia. Similmente, in presenza di dolori e conseguenti difficoltà motorie, sarà necessario compiere urgentemente esami approfonditi. Se il fenomeno dovesse accompagnarsi a svenimenti, capogiri o difficoltà respiratorie è meglio riferirsi al pronto soccorso più vicino.
Quali esami fare per le gambe gonfie?
In presenza di un edema non passeggero, il medico valuterà attentamente la storia clinica del paziente. Gli esami più frequentemente associati alle gambe gonfie sono quelli atti a indagare il funzionamento del sistema circolatorio e della funzionalità cardiaca, ma non sono gli unici. Il medico potrebbe quindi richiedere, oltre ai classici esami del sangue, elettrocardiogrammi, ecografie, ecodoppler. Anche il sistema linfatico potrebbe essere indagato, con un esame chiamato linfoscintigrafia. Solo individuando correttamente la causa precisa dell’edema, infatti, sarà possibile curarlo adeguatamente.
Come sgonfiare gambe e caviglie
In assenza di patologie più gravi sottostanti, che richiedono terapie specifiche, il gonfiore localizzato a game e caviglie può essere combattuto eliminando o riducendo la ritenzione idrica. E’ fondamentale una abbondante idratazione, unita ad una dieta adeguata che stimoli il drenaggio dei liquidi. Esercizio fisico anche moderato deve essere effettuato regolarmente, per stimolare la circolazione e facilitare una corretta ossigenazione di tutto l’organismo. E’ inoltre possibile affiancare a queste sane abitudini trattamenti specifici, che possano ridurre l’inestetismo oltre che dare un sollievo al fastidio che provoca. Come ad esempio:
Il trattamento a Ultrasuoni
Il trattamento Ultrasuoni è uno dei sistemi più efficaci per perdere peso, combattere cellulite e ritenzione idrica e, parallelamente, rinvigorire e migliorare la qualità della pelle. Come facilmente intuibile dal nome, questo trattamento si basa sugli ultrasuoni. Il trattamento ha una tripla azione: meccanica, termica e biochimica. Grazie a questa tripla azione, il trattamento Ultrasuoni produce una profonda stimolazione del metabolismo cellulare senza tuttavia essere invasivo. Il risultato è un’azione liftante e un miglioramento della circolazione linfatica e sanguigna. Allo stesso tempo, la pelle risulta libera dalle impurità, più compatta e giovane.
Quando: 2 mesi prima. Per un ciclo completo, in media sono necessari dalle 12 alle 16 sedute, ripetute due volte a settimana. Quindi meglio organizzarsi per tempo.
Pressoterapia
La tecnologia del presso – massaggio comprende un apparecchio elettronico che, attraverso un sistema di getti d’aria, esercitano una pressione sulla zona d’interesse. Lo scopo principale di questo trattamento è quello di migliorare lo stato di salute dell’apparato circolatorio e linfatico. È il trattamento drenante per eccellenza, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e la sensazione di leggerezza è immediata, migliorando la definizione di alcune parti del corpo come, per esempio, le gambe. Gli effetti del presso-massaggio sono numerosi:
- Migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica
- Riduce gli stati infiammatori di natura non infettiva
- Riduce il gonfiore e l’edema
- Migliora l’ossigenazione cutanea
- Migliora il tono e l’integrità della pelle
- Riduce con buoni risultati la cellulite e ridefinisce la forma delle gambe
- Favorisce l’eliminazione, dal corpo, delle tossine e dei prodotti di scarto
- Riduce lo stress e favorisce il rilassamento.
Quando: Almeno 3 mesi prima. Per un ciclo completo, in media sono necessari dalle 8 alle 12 sedute, ripetute una o due volte a settimana. A deciderlo, sarà il consiglio della vostra beauty specialist. Se siete interessati, prenotate la vostra consulenza gratuita il prima possibile.
- Trattamento Palmare
Un trattamento estetico assolutamente non invasivo e innovativo per la veicolazione transdermica senza aghi. L’elettroporatore dilata i pori della pelle ed apre le membrane cellulari, facendo penetrare nel cuore delle cellule i principi attivi dei prodotti applicati.
A seconda che si tratti della modalità SLIM o di quella TONE UP è indicato per il trattamento di:
- Adiposità localizzate
- Cellulite
- Rimodellamento e tonificazione
- Rassodamento seno
- Rassodamento glutei
- Smagliature
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